In Vietnam solo un’esigua parte del territorio è coperta dai servizi di salute mentale, che sono per lo più centralizzati nelle zone urbane, dove la maggior parte delle risorse è destinata a grandi istituti manicomiali. A livello territoriale viene utilizzato un approccio di emergenza/assistenza piuttosto che riabilitativo: per persone con sofferenze psichiche ciò comporta l’allontanamento e l’emarginazione dalla comunità in cui vivono, che genera ulteriore sofferenza e contribuisce a mantenere cronico lo stato di malattia.
Dal 2001 il Ministro della Salute ha intrapreso il “National Mental Program” allo scopo di implementare i servizi di salute mentale con un approccio comunitario, secondo il quale i pazienti che richiedono cure di tipo psichiatrico devono ricevere le cure idonee sul territorio. I trattamenti psichiatrici accessibili a livello locale devono essere in grado di rispondere ad ogni bisogno del paziente e dovrebbero avere come ultimo obiettivo quello di rendere le persone con disturbi psichiatrici in grado di essere autonome, integrate nella società e supportate da essa.