Fuori c’è un gran temporale, sono le 7.00 e mancano solo poche ore all’inaugurazione.
Il nostro presidente Maurizio Focchi sarà in trasmissione da Stefano Rossini di RadioIcaro a “Io ne ho dette cose”, per parlare dell’inaugurazione con chi ci segue da casa. Con Cittadinanza sono partiti diversi soci e sostenitori, lo staff dell’associazione e alcuni membri dell’associazione “Ho avuto sete” di Modena che ha contribuito alla costruzione del nuovo centro.
Incrociamo le dita e speriamo che il cielo scarichi tutto subito, per lasciare il posto al sole. Per fortuna alle 8 le nuvole sono sparite, il cielo è aperto e le strade si stanno già asciugando. Alle 9:30 attraversiamo Kibera e siamo già pronti per visitare la nuova struttura.

La cerimonia è lunga e molto sentita, a dimostrazione di come Paolo’s Home sia diventato negli anni un punto di riferimento per l’intera comunità. Ognuno ha il proprio spazio, la sua perfomance da eseguire, il suo piccolo discorso da pronunciare: si susseguono Janet Nyongesa (la direttrice di Paolo’s Home), Harrison Kyalo (amministratore di Koinonia), Alessandro Latini (direttore di Cittadinanza), Padre Kizito (direttore di Koinonia Community), Jack Matika (responsabile di Ndugu Mdogo Rescue Centre). La parola è presa anche da membri della comunità e di altre associazioni locali, vicine per sensibilità e scopi tra cui Andy (Action Network for the Disabled), l’associazione dei sordomuti.

Uno dei momenti più emozionanti lo viviamo grazie alle mamme del centro: insieme alle operatrici cantano e ballano le canzoni che le accompagnano nelle loro giornate, mentre alcuni bimbi di Paolo’s Home si divertono a muoversi a tempo di musica. Anche il piccolo Jayden partecipa alla danza, finalmente sulle proprie gambe. Un’immagine bellissima, che qualche mese fa non sarebbe stata possibile. Qualche madre prende coraggio e parla alla folla di come Paolo’s Home abbia rappresentato un aiuto reale e concreto per la loro situazione, sotto vari aspetti. I bambini della Utu school (impegnati con Paolo’s Home nel programma di integrazione) cantano una canzone, i ragazzi di Ndugu Mdogo ringraziano con danze e acrobazie.

La giornata si conclude con il taglio del nastro e il pranzo insieme. Con l’augurio che grazie a questa nuova struttura Paolo’s Home possa raggiungere e supportare ancor più famiglie e la ferma volontà di prendersi cura quotidianamente di questi spazi nuovi e finalmente adeguati a tutte le attività del centro.

Torniamo a Shalom carichi di quella stanchezza bella, tipica delle giornate importanti. Ancora commossi, ancora emozionati.
Nei prossimi giorni visiteremo il progetto da vicino, ascolteremo il racconto di Janet, la testimonianza delle madri, faremo visita alle famiglie, daremo un nome e un volto ai numeri dell’Annual Report, toccheremo con mano il frutto dei programmi portati avanti, percorreremo le strade di Kibera.

Guarda il video del discorso di Alessandro Latini sul nostro canale youtube.

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Il centro “Paolo’s Home” assiste i bambini con disabilità psicofisica a Kibera. Il centro è stato aperto nel 2008 dall’associazione Koinonia Community ed è frequentato da oltre 150 bambini affetti da differenti patologie di varia causa e natura: paralisi cerebrale infantile, spina bifida, epilessia, ritardo nello sviluppo di vario grado, autismo, sindrome di Down, danni cerebrali dovuti a meningite.

Dal 2008 sono 705 i bambini raggiunti dai servizi di Paolo’s Home. Dal 2013 Cittadinanza offre un supporto economico e scientifico al centro. Nello stesso anno,  accanto all’ambulatorio di fisioterapia è stato inaugurato il Centro Diurno, dove 15 bambini beneficiano ogni giorno di due pasti completi e di attività educative, oltre agli interventi di fisioterapia, secondo un percorso individualizzato, con obiettivi in ambito fisico, cognitivo, comunicativo e sociale. Paolo’s Home può contare su uno staff multidisciplinare di professionisti locali e i programmi attivi sono: fisioterapia, supporto sanitario, programma psico-sociale per le famiglie, centro diurno, programma di empowerment femminile, supporto all’inclusione scolastica, programma di sensibilizzazione. La costruzione della nuova sede nasce dall’esigenza di far fronte a un numero crescente di richiesta di assistenza da parte delle famiglie. La progettazione è iniziata nel 2017, dopo lunghe attese e iter burocratici i lavori sono partiti nell’ottobre 2018 e oggi, a distanza di un anno, la struttura è pronta per l’inaugurazione.

La nuova sede ospiterà al piano terra il centro Paolo’s Home e al piano primo il centro di recupero per bambini di strada Ndugu Mdogo (sostenuto dall’associazione Amani for Africa). La scelta di mantenere i due centri vicini è stata determinata dalla collaborazione spontanea tra i ragazzi di strada e i bambini di Paolo’s Home che si è creata in questi anni. Non è raro infatti vedere i ragazzi di strada dare una mano allo staff del centro durante i momenti di gioco in cortile, all’ora di pranzo o per trasportare i bambini.

La struttura si trova in Karanja road e permetterà il passaggio da un ambiente di lavoro di 120 m² (di cui 50m² in affitto) a 240 m², mentre il centro di accoglienza Ndugu Mdogo beneficerà di 180m². L’edificio è composto da una struttura principale, una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana e un annex con uffici, cucina, bagno e magazzino. Questo ambizioso progetto è stato reso possibile grazie al sostegno della Fondazione Prosolidar, dell’associazione “Ho avuto sete” e dei tanti amici e sostenitori che hanno partecipato alla campagna crowdfunding su Eticarim “Un tetto per Paolo’s Home” (ottobre 2017).