Uno degli elementi su cui lavora Cittadinanza è il potenziamento delle professionalità locali per sviluppare maggiori autonomie. In particolare in questa missione abbiamo lavorato in 3 direzioni per raggiungere questo obiettivo:

  • Nell’ospedale Saint Luke abbiamo la fortuna di avere una terapista molto brava e quando vado in missione il mio scopo principale è relazionarmi con questa collega e implementare le sue capacità.
  • Poi lavoriamo con l’associazione VCBRA all’esterno dell’ospedale che fa riabilitazione su base comunitaria andando casa per casa e visitando e supportando i bambini, portano loro ausili e materiale scolastico… Queste persone non sono fisioterapisti ma ricevono ogni anno una formazione per ampliare le loro capacità. Quest’anno il focus è stato sul gioco, che è lo strumento principale della riabilitazione con il bambino: un bambino con disabilità non può uscire e fa fatica a muoversi. In Africa i bambini giocano con la terra, i fiori, i sassi, i vicini etc. Un bambino che non si può muovere perde tutte queste capacità. Quindi abbiamo fornito a questo gruppo di 11 persone, un kit con dei giochi duraturi e strutturati perché possano ogni giorno nel loro lavoro portare questi giochi ai bambini e dare loro delle stimolazioni adeguate.
  • Infine abbiamo incontrato un altro gruppo di professionisti provenienti da una 60ina di km da Wolisso che hanno intenzione di cominciare un lavoro con i bambini con disabilità e abbiamo realizzato per loro una formazione: un corso con prove pratiche e lezioni frontali su un approccio alla mentalità riabilitativa stimolante per i bambini con disabilità.

Il cambiamento l’ho visto positivo soprattutto quando ho cominciato a collaborare con Cittadinanza.

Prima di Cittadinanza Onlus era tutto concentrato solo sull’ospedale, ma un bambino dopo l’ospedale deve tornare a casa e qui c’era un buco totale, una perdita di tutte le capacità acquisite, perché non vi erano né gli strumenti né le persone che potessero aiutarlo.

Mentre adesso, avendo connesso l’interno dell’ospedale con l’esterno grazie all’associazione VCBRA e a Cittadinanza Onlus, i bambini e soprattutto i genitori sono contenti perché quando vanno a casa sanno che ogni tanto arriva una persona formata che li supervisiona. Se sorgono dei problemi tornano assieme in ospedale e si fanno consigliare dalla terapista esperta. I genitori rispondono molto bene e colgono le differenze che un bambino ha quando viene seguito e quando no.

Quando le persone non vedono più un bambino con disabilità come peso e come qualcosa che non potrà crescere, allora le loro mamme cominciano a sentirsi libere di amare un bambino visto e riconosciuto da altre persone. Questo legame mamma-bambino, che è universale, viene supportato e dà dei buoni frutti. Poi di questo se ne accorge anche la comunità! È un cammino appena cominciato che però dà i suoi frutti.