Il problema e il contesto
È gravemente trascurata la condizione di pazienti cronici, psichiatrici e delle persone con disabilità. Su queste ultime secondo uno studio di UNICEF (2018) condotto in Etiopia, si stima che quasi 7,8 milioni di persone vivano con qualche forma di disabilità, ovvero il 9,3% della popolazione totale.
Il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti dei bambini, nelle sue osservazioni conclusive riguardanti l’Etiopia ha confermato il problema della discriminazione verso i bambini con disabilità e i numerosi ostacoli che devono affrontare per accedere all’istruzione ed a servizi sociali e sanitari adeguati. Per quanto riguarda la salute mentale, i pochi psichiatri (meno di 100) si concentrano nella capitale. Nelle aree rurali sono pochissimi gli ambulatori e i pazienti si sottopongono a pratiche tradizionali come le “holy waters”, fonti di acqua benedetta cui sono attribuite proprietà curative.
I principali problemi identificati risultano la carenza di personale sanitario specializzato nei centri di salute territoriali, la scarsa consapevolezza della comunità e dei servizi rispetto alla condizione delle persone con disabilità e sofferenza psichica, Il costo di trasporti e farmaci, oltre ai frequenti problemi di reperibilità di questi ultimi, che espongono i pazienti cronici a rischi di ricadute e acutizzazioni.
La risposta di Cittadinanza
La strategia di intervento in questa prima fase (2018-2021) ha puntato sulla valorizzazione e sul potenziamento delle competenze di due soggetti chiave.
Il primo è l’ospedale St. Luke di Wolisso che, nella regione Oromia, a 3 ore d’auto dalla capitale, serve una popolazione target di 1,2 milioni di persone. Nella collaborazione con Cittadinanza sono coinvolti l’ambulatorio di Psichiatria, che effettua circa 6000 visite all’anno con oltre 2000 pazienti e l’ambulatorio di Fisioterapia.
Il secondo ente è Vision Community Based Rehabilitation Association (VCBRA), associazione fedele ai principi della Riabilitazione su Base Comunitaria e in linea con l’approccio partecipativo della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. VCBRA ha sviluppato negli anni un modello di intervento comunitario che integra riabilitazione, inclusione sociale, sostegno psico-sociale, empowerment economico e coinvolgimento della comunità.
Cittadinanza sostiene queste due realtà, sia dal punto di vista tecnico che da quello finanziario, aumentando anche il coordinamento tra loro.
Le attività: fuori e dentro l’ospedale
Il progetto di Cittadinanza integra dunque azioni
sia all’interno dell’ospedale St. Luke di Wolisso, in collaborazione con Medici con l’Africa CUAMM, sia fuori l’ospedale, in collaborazione con l’associazione Vision Community Based Rehabilitation (VCBRA)
Attività nell’ospedale –
Fisioterapia e Salute mentale
AMBULATORIO DI SALUTE MENTALE
per assistere, ascoltare e curare una media di circa 30 pazienti al giorno dal lunedì al venerdì
FORMAZIONE DELLO STAFF
tramite il coinvolgimento di psichiatri di Addis Abeba, per offrire un servizio sempre più di qualità
SUPERVISIONE TECNICA
a distanza e in presenza per supportare gli operatori
FARMACI PER L’EPILESSIA
per garantire visite e farmaci gratuiti per i bambini e ragazzi con epilessia sotto i 18 anni
SENSIBILIZZAZIONE IN SALA D’ATTESA
per scongiurare superstizioni e pregiudizio
FISIOTERAPIA
per la riabilitazione dei bambini con disabilità e per garantire formazione agli operatori, attrezzature e piccoli ausili
Attività fuori dall’ospedale –
Riabilitazione su base comunitaria
IDENTIFICAZIONE DEI BAMBINI CON DISABILITA’
per mappare chi vive una disabilità anche nelle aree rurali
VISITE MEDICHE
per garantire l’accesso ai bambini a visite specialistiche, piccoli interventi correttivi, ausili
RIABILITAZIONE SU BASE COMUNITARIA
per offrire assistenza e supporto a domicilio ai bambini identificati
EMPOWERMENT ECONOMICO
per aiutare un gruppo di genitori a raggiungere l’indipendenza economica
SENSIBILIZZAZIONE E CAFFE’
per trasformare le cerimonie del caffè in occasioni di sensibilizzazione rispetto ai diritti delle persone con disabilità.
Presso l’ospedale Saint-Luke
di Wolisso:
292 pazienti
assistiti dal reparto di fisioterapia
828 bambini
con epilessia curati con farmaci gratuiti
5.600 visite
condotte dall’ambulatorio di psichiatria durante il 2021
12 incontri di supervisione e confronto
in loco con lo psichiatra locale e a distanza con lo psichiatra italiano
8 giornate
di formazione teorica e pratica dello staff di psichiatria
Nelle campagne intorno a Wolisso:
58 bambini
con disabilità e le loro famiglie assistiti con la Riabilitazione su Base Comunitaria a Tulu Bolo e Dilella
58 nuovi bambini
con disabilità identificati a Goro e Chitu
Nel 2003
292 pazienti
assistiti dal reparto di fisioterapia
828 bambini
con epilessia curati con
farmaci gratuiti
5.600 visite
condotte dall’ambulatorio di
psichiatria durante il 2021
12 incontri di supervisione e confronto
in loco con lo psichiatra locale e a distanza con lo psichiatra italiano
8 giornate
di formazione teorica e pratica dello staff di psichiatria
Nelle campagne intorno a Wolisso:
58 bambini
con disabilità e le loro famiglie
assistiti con la Riabilitazione su Base Comunitaria a Tulu Bolo e Dilella
58 nuovi bambini
con disabilità identificati a Goro e Chitu
L’intervento di Cittadinanza beneficia del contributo della Fondazione Irma Romagnoli. A partire da Novembre 2021 le attività di Cittadinanza a Wolisso sono inserite nel progetto WAVE 2 – ACCESSO AI SERVIZI SANITARI PER LA POPOLAZIONE VULNERABILE DELL’AREA DI WOLISSO – ETIOPIA – FASE 2 (ID 43) – Etiopia (paese prevalente) – CUP n. E19J21010880009, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, e nel progetto CHANCE – Access to Care for ChildreN with disabilities in Wolisso – Ethiopia, sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese. Sono inoltre numerosi gli amici e sostenitori che hanno a cuore la crescita e lo sviluppo del progetto.
Le sfide per il futuro
- sviluppare ulteriormente i servizi di salute mentale negli ambulatori territoriali (health centres) nelle zone rurali per raggiungere quella parte di popolazione che non ha accesso all’ospedale a causa della distanza
- migliorare, attraverso la formazione dello staff dell’ospedale, la capacità di diagnosi e trattamento dei bambini con episodi convulsivi
- dare continuità alla formazione della fisioterapia (anche grazie al progetto Semi di Futuro – Intervento integrato di Lotta alla Malnutrizione – AID 11880, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo)
- ampliare a nuove aree rurali i servizi di riabilitazione su base comunitaria dei bambini con disabilità
- potenziare la capacità di produzione di ausili sia da parte dell’officina dell’ospedale che da parte dell’officina di VCBRA
- garantire l’accesso a screening sanitario ai bambini con disabilità identificati da VCBRA
Testimonianze
Un bimbo alla volta – La storia di Sifen
Sifen ha sei anni e Giulia, che l’ha conosciuta in Etiopia, ce la descrive come “una bambina dolcissima”. E’ nata […]
La domanda che ho posto a Wolisso. Nicoletta in Etiopia
Leggi di piùMeskerem da Dilella, tra povertà, pregiudizio e forza di volontà
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