Dal post pandemia sono aumentati i bambini con disabilità che risultano malnutriti. Senza un’adeguata nutrizione le cure che Cittadinanza Onlus offre ai bimbi al centro Paolo’s home, nella baraccopoli di Kibera, e al Kivuli Centre, nel quartiere di Dagoretti, rischiano di avere un impatto scarso. Ecco allora quali sono le strategie adottate da Cittadinanza Onlus e dal suo partner Koinonia Community.

Dal mese di Ottobre 2022 fino a giugno 2023, l’Associazione MITI Alliance, in collaborazione con Koinonia Community e Cittadinanza Onlus, ha portato avanti il programma nutrizionale per i bambini gravemente malnutriti ed affetti da rachitismo dei centri di Kibera e Riruta. In primo luogo sono stati selezionati i bambini la cui disabilità si relazionava con problemi legati alla nutrizione: 29 bambini a Kibera e 30 a Riruta. Circa il 57% del totale erano affetti da paralisi celebrale, il 27% da rachitismo ed il restante 16% da altre disabilità. Circa l’86% soffriva di grave malnutrizione.

Per far fronte a tali problematiche, oltre ad un assessment approfondito sulla condizione di salute iniziale del bambino, la nutrizionista ha stabilito, insieme alla madre e/o al caregiver, una dieta e degli obiettivi di salute specifici da monitorare nelle successive settimane.

Durante il primo semestre è stata condotta una visita di follow – up dove è stato valutato l’andamento del programma nutrizionale e dove sono state fornite maggiori informazioni circa la corretta alimentazione dei bambini. Le rimanenti 3 visite di follow-up sono state condotte durante il secondo semestre. Sia durante la sessione di valutazione iniziale, che durante 3 delle 4 visite di follow up, le madri dei bambini hanno ricevuto un pacco con alimenti locali ricchi di proteine e con olio di fegato di merluzzo (per i bambini rachitici) per migliorare la condizione nutrizionale dei loro piccoli.

I risultati

I risultati sono stati molto positivi. Al termine del programma nutrizionale circa il 73% dei bambini ha raggiunto i risultati attesi mostrando un aumento del peso corporeo. I migliori risultati sono stati registrati nei bambini con iniziale carenza di calcio e affetti da rachitismo, molti dei quali sono arrivati ad avere uno stato di peso sano. La maggior parte dei bambini con paralisi cerebrale (CP) tende ad avere un peso piuttosto basso, in particolare coloro che sono affetti da gravi limitazioni di carattere motorio e disfunzione orofaringea. Sebbene lentamente, anche questi bambini hanno raggiunto buoni risultati in termini di peso. E’ stato documentato che il miglioramento dello stato nutrizionale ha accelerato il progresso in ambito motorio: 12 bambini camminano, 2 riescono a stare in piedi e 2 sono in grado di sollevare la testa. Il 90% dei bambini ha mostrato anche un notevole miglioramento nell’aspetto fisico.

Fattori di successo e di difficoltà

Secondo la nutrizionista, i fattori che hanno favorito il raggiungimento dei risultati positivi sono stati: la distribuzione di pacchi alimentari e di supplementi per le famiglie dei bambini con disabilità, le indicazioni relative ad una corretta alimentazione che sono state date ai caregivers dei bambini inseriti nel programma nutrizionale, le sessioni regolari di follow up che hanno permesso di effettuare un monitoraggio costante della situazione del bambino e favorire l’aderenza al programma e la responsabilità dei caregivers.

I fattori che hanno invece ostacolato il raggiungimento dei risultati sono legati all’aumento del costo del cibo, la mancanza di un ingresso monetario stabile per le famiglie, le malattie quali rotavirus, polmonite, raffreddore e influenza, la gravità delle condizioni preesistenti, la demotivazione dei caregivers.

A questo proposito le principali problematiche identificate dalla nutrizionista sono legate alla precarietà economica delle famiglie che non possono permettersi di comprare cibo in quantità e varietà adeguate al fabbisogno nutrizionale dei bambini. Questa situazione negli scorsi mesi è stata aggravata dall’aumento dei prezzi degli alimenti e dei trasporti. Le spese mediche ricorrenti dovute alle tante necessità dei bambini con disabilità aggravano ulteriormente la difficile situazione economica dei nuclei famigliari più svantaggiati.

Le scarse condizioni di igiene, inoltre, favoriscono frequenti infezioni virali che limitano i progressi dei bambini in termini di nutrizione e di riabilitazione. Infine, la mancanza di servizi di cura e soprattutto di centri diurni per i bambini con disabilità riducono le possibilità delle madri e di altri caregivers di dedicarsi ad attività lavorative che permetterebbero loro di migliorare il proprio reddito.

I corsi sulla salute familiare

Sono stati condotti da una formatrice di Miti Alliance 8 corsi di salute familiare sia a Kibera che a Riruta su temi elencati di seguito: alimentazione per la salute, igiene della madre e del bambino, salute mentale e benessere, gravidanza, parto e post-parto, metodi di controllo delle nascite / pianificazione familiare, gestione e cura dell’HIV, cucina pratica, disabilità e cura. I corsi hanno coinvolto in media 75 caregivers. La nutrizionista ci ha detto a questo proposito: “Sono stati incontri interattivi e coinvolgenti che hanno trovato i genitori dei bambini con disabilità molto attenti. I temi trattati hanno suscitato il loro interesse”.

Consegna di pannolini e bavagli riutilizzabili

Nell’ambito delle formazioni sulla salute familiare sono stati donati 55 pannolini riutilizzabili, facilmente lavabili con acqua calda e sapone, alle famiglie dei bambini che dovranno usarli per tutta la vita. Inoltre, una delle madri del centro di Riruta ha progettato e realizzato 20 bavaglini di plastica riutilizzabili che sono stati distribuiti ai bambini affetti da paralisi celebrale con gravi problemi di deglutizione ed un eccesso di salivazione. Avendo un rivestimento interno in plastica, tali bavaglini evitano che i vestiti si bagnino e limitano l’insorgenza di malattie respiratorie.

La storia di successo di Michal

Michal è una bimba di 3 anni e mezzo, nata con idrocefalia e carenza di calcio. Quando ha iniziato il programma nutrizionale soffriva di una grave GERD, una malattia dell’apparato digerente, e consumava solo cibi frullati. La piccola era molto debole, pesava 5,48 kg e non riusciva a tenere la testa sollevata.

Durante i mesi in cui si è svolto il programma nutrizionale Michal è stata anche ricoverata per oltre un mese e i medici avevano detto alla madre che difficilmente avrebbe lasciato l’ospedale.

Mama Michal si è impegnata a fondo per far sì che il peso della piccola rimanesse alto, utilizzando ogni strategia offerta dagli incontri di formazione del programma nutrizionale.

La bimba contro ogni aspettativa dei medici è stata dimessa sana, ora pesa 7,35 kg, non soffre più di GERD, riesce a sollevare la testa e persino a rotolarsi ed è molto sensibile al mondo che la circonda.