Caro Alessandro e cari amici di Cittadinanza,
spero e prego che questa lettera vi trovi in buona salute.
Per fortuna, qui stiamo tutti bene e al sicuro, ringraziando Dio.

La situazione dei bambini e dei ragazzi del BNLS

In India siamo ancora in lockdown, si susseguono allentamenti e restrizioni ma purtroppo c’è un aumento allarmante di casi positivi e della mortalità. Le misure di sicurezza sono ampiamente raccomandate. Purtroppo le istituzioni educative, tra cui rientra anche il Best New Life Shelter, sono ancora tutte bloccate e non ci sono informazioni su un’eventuale riapertura.
Spero davvero che l’Italia sia tornata alla normalità,  dopo le gravissime perdite che avete subito.
Possa Dio darci la forza e la determinazione per combattere la pandemia e lasciarci tutti respirare aria fresca senza maschere al più presto.
In questa situazione, abbiamo cercato di raggiungere i nostri studenti nelle loro case, perché desideravamo conoscere le loro condizioni e capire i loro bisogni durante questi quattro mesi in cui sono stati lontani da scuola. Come staff, abbiamo deciso che mantenere il legame e la relazione tra gli insegnanti/educatori e i ragazzi è di centrale importanza.

Ripensare le modalità

Per prima cosa, io (Catherine) e i membri dello staff abbiamo contattato i genitori di tutti gli studenti e abbiamo chiesto la loro disponibilità a ricevere gli educatori e i fisioterapisti nelle loro case.
In questo modo siamo riusciti a verificare la loro disponibilità, se ci fosse o meno qualsiasi problema legato al Covid in casa loro o nel loro vicinato e la loro disponibilità a collaborare con gli operatori circa le attività a domicilio.

La maggior parte dei genitori ha accolto di buon grado l’iniziativa esprimendo la propria disponibilità, ma non tutti.  Alcuni erano fuori città; alcuni hanno evitato la visita per motivi sconosciuti. Stiamo cercando di ottenere un documento scritto da tutti, sia da quelli che hanno confermato la disponibilità, sia da quelli che hanno rifiutato, con la spiegazione delle ragioni.

Su 36 bambini totali, siamo riusciti a raggiungerne 29, casa per casa.
Gli operatori incaricati sono stati il sig. Ebenezar e sig. Gopi come fisioterapisti, la sig.ra Hemamalini come educatrice e sig. Srinivasan come formatore professionale.  Il sig. Sina (Srinivasan) ha formato le équipe di operatori tenendo conto delle esigenze dei bambini e le équipes sono state inviate alle residenze. Hemamalini, che ha lei stessa una disabilità, si è presa cura dei bambini nelle vicinanze.
Il sig. Manoharan ha coordinato tutte le attività. La sig.ra Jennifer è stata assegnata per assistere i bambini adulti come Arshiya Banu e come formatrice di studentesse dello stesso sesso in quanto ritenuto maggiormente conveniente dai genitori. Jennifer è stata responsabile anche di raccogliere e organizzare foto e documentare i dati degli altri membri del personale.


La formazione alle famiglie

Con l’elenco dei requisiti dei genitori, i nostri insegnanti hanno organizzato i sussidi didattici, le attrezzature e hanno visitato i bambini. Ai genitori è stato chiesto quali difficoltà incontrano con i bambini a casa.
La maggior parte dei genitori ha espresso la loro preoccupazione per il fatto che gli studenti durante il blocco non stanno seguendo la routine quotidiana, saltano i pasti e non mostrano interesse per gli esercizi scolastici. Il lavoro di matematica e di lingua (orale e scritto) è stato preparato sui quaderni e ai genitori è stato chiesto di far svolgere gli esercizi ai bambini ogni giorno.

Ogni genitore è stato formato sul lavoro da svolgere con i bambini, con incarichi personalizzati sulla base  dell’organizzazione delle case (ad esempio gli esercizi di fisioterapia sono svolti con le attrezzature disponibili a casa) e gli operatori si sono raccomandati di insistere con i ragazzi affinchè svolgano la loro pulizia quotidiana (come hanno imparato al centro).

Inoltre è stato consigliato di incaricare i ragazzi di svolgere i lavori domestici come tagliare, pulire, piegare i vestiti, ecc. Ai genitori è stata data un’idea sugli obiettivi prefissati la scuola e sul metodo di insegnamento di base e sono stati motivati dallo staff ​​a seguire le istruzioni. E’ stata sottolineata l’importanza di continuare le routine di pulizia personale, perchè altrimenti ci potrebbe essere una regressione delle capacità fino ad ora apprese.
Poiché la maggior parte dei genitori è analfabeta, è stata svolta anche una formazione su comportamenti di sicurezza ed igiene personale per proteggersi dall’attuale pandemia – a loro e ai loro figli sono state insegnate procedure di lavaggio delle mani, allontanamento sociale e mascheramento.

Ai bambini con esigenze di fisioterapia sono stati forniti gli esercizi appropriati e ai genitori è stato insegnato a continuare usando le cose disponibili a casa.
I genitori i cui bambini avevano bisogno di fisioterapia erano molto grati ed è stato molto interessante notare che i genitori di K. Ganesh (Vepur) volevano che andassimo a trovarli tutti i giorni,  anche se chiaramente non è possibile in questo momento.

Kandavel, il padre di uno dei nostri studenti possiede un piccolo negozio che apre tutti i giorni per un tempo limitato. Al ragazzo sono stati quindi insegnate alcune attività per poter assistere suo padre in negozio i genitori sono stati sensibilizzati sull’insegnamento del calcolo di base e spronati ad assegnargli lavori umili in negozio e seguire le misure di sicurezza nei rapporti con i clienti.

Ai genitori è stato chiesto se i bambini ricevevano le borse di studio mensili, altre borse di studio temporanee e il materiale razionale. Sono state avviate consultazioni online o telefoniche con Catherine, la signora Fathimah e gli insegnanti.

Il lato positivo della pandemia: un nuovo e forte coinvolgimento dei genitori

Tutte le lezioni e l’orientamento che sono state impartite nell’ambiente familiare sono andate molto bene, tutti i genitori hanno partecipato con il massimo coinvolgimento e hanno mostrato vivo interesse nell’apprendimento delle strategie di insegnamento, assicurandosi di seguirle, approvando e apprezzando i nostri sforzi. I bambini sono rimasti entusiasti nell’incontrare di nuovo i loro insegnanti ed educatori della scuola e sono stati frequenti anche momenti di grande emozione.

BNLS ha sempre voluto e voluto coinvolgere i genitori nell’educazione dei propri figli e ha insistito perchè la realizzazione completa del percorso del bambino o ragazzo è possibile solo se i genitori sono coinvolti e consapevoli di ciò che vive. In passato è stato anche chiesto loro di fare una visita alla scuola a rotazione per apprendere le attività svolte a scuola, richiesta che è stata più volte ignorata e trascurata dai genitori.

Ma questo blocco dovuto al Covid-19 ci ha aiutato a farlo accadere. I genitori sono ora costretti a esaminare le capacità dei propri figli, gli obiettivi prefissati, le strategie di insegnamento e la nostra dedizione e metodologia.

La mamma di Arshiya Banu, che si commuove vedendola preparare il the

Per citare un esempio, la madre di Arshiya Banu era stupita di vedere sua figlia così impegnata a seguire le istruzioni di Jennifer nella preparazione del tè e non avrebbe mai immaginato che potesse farlo.
Le nostre ripetute richieste di visitare sua figlia al lavoro a scuola si sono finalmente avverate a casa.

In questo modo pensiamo di aver raggiunto il nostro desiderio da tempo, grazie al blocco.
Purtroppo però non siamo sicuri di quante altre visite riusciremo a fare e di quanto ancora andrà avanti questa situazione. Il contagio si sta intensificando in India e la diffusione è al suo massimo e procede in rapido aumento. Non ci sono strutture di trasporto e l’applicazione o l’acquisizione di e-pass o documenti di autorizzazione da cui spostarsi da un’area all’altra è diventata molto molto difficile.

Grazie mille per tutto l’aiuto di Cittadinanza,

A presto
Catherine Inbarajan