Un piccolo report di quanto svolto nell’ultima missione in Etiopia dove hanno partecipato la nostra Project Manager Giulia Tarducci insieme alla fisioterapista Serena Pizzato.

Lo scorso marzo Giulia Tarducci, responsabile della gestione dei progetti di Cittadinanza Onlus, ha accompagnato la fisioterapista Serena Pizzato in missione in Etiopia, a Wolisso, all’interno del progetto “Semi di Futuro” sostenuto dall’Agenzia italiana di cooperazione allo sviluppo (AICS).

Il progetto vede come capofila la onlus CEFA Il seme della solidarietà in collaborazione con Medici con l’Africa Cuamm e altri partner, tra cui Cittadinanza Onlus e mira ad affrontare il problema della denutrizione e malnutrizione agendo su più ambiti:

  • agricolo, promuovendo il miglioramento produttivo;
  • di protezione dei diritti, implementando misure di supporto, accompagnamento e assistenza psicosociale di donne e bambini più a rischio;
  • sanitario, investendo nella formazione, nella prevenzione e nel miglioramento della cura per i casi di malnutrizione e denutrizione.

È proprio su quest’ultimo punto che si è sviluppato l’intervento di Serena Pizzato. Durante le due intense settimane di missione, Serena, oltre al lavoro clinico in ambulatorio, ha realizzato una serie di formazioni teoriche e pratiche.

L’importanza dello sviluppo del bambino nei primi anni di vita

Il primo corso si è svolto in collaborazione con la Onlus il Centro per la Salute del Bambino (CSB) e vi hanno partecipato circa 40 professionisti dell’Ospedale St. Luke, dell’Ospedale del distratto di Ameya (a sud di Wolisso) e di 10 centri di salute (strutture più piccole rispetto agli ospedali e di solito dislocate in aree rurali) coinvolti nel progetto.

La formazione si è focalizzata sui temi dell’Early Child Development (ECD) ossia sullo sviluppo dei bambini nei primi anni di vita e sulle principali tappe che lo caratterizzano. Sono state presentate le buone pratiche che favoriscono lo sviluppo del bambino e come favorirne l’adozione da parte dei genitori e degli operatori sanitari durante il loro lavoro in ospedale o nei centri di salute.

Al secondo corso, interamente facilitato da Serena Pizzato, con il supporto della fisioterapista dell’Ospedale St. Luke, Meaza Ketema Bekele, hanno partecipato circa una ventina di operatori sanitari provenienti dall’Ospedale St. Luke e da quello di Ameya.

La formazione si è svolta mediante lezioni frontali ed esercizi pratici e si è focalizzata sullo sviluppo tipico e atipico del bambino nei primi due anni di vita, sugli indicatori di diagnosi dello sviluppo atipico, sulle tecniche di base della riabilitazione psicomotoria e sull’utilizzo degli ausili.

Dentro e fuori il reparto di fisioterapia dell’ospedale Saint-Luke

Oltre a questi due corsi, la dottoressa Pizzato ha poi realizzato una formazione pratica (training on the job) nel reparto di fisioterapia affiancando la fisioterapista Meaza e i due infermieri pediatrici dell’Ospedale di Ameya. Dato che ad Ameya non c’è un reparto di fisioterapia, uno degli obiettivi del progetto era formare due figure interne all’ospedale che potessero identificare e prendersi cura dei bambini, segnalando i casi più gravi all’ospedale St. Luke.

Infine, Serena ha facilitato un corso per gli operatori del nostro partner locale VCBRA con cui lavoriamo nelle zone rurali attorno a Wolisso per raggiungere i bambini con disabilità più isolati. La formazione, che si è svolta all’interno della fisioterapia dell’ospedale St. Luke e che ha visto la partecipazione di 7 operatori ed operatrici, si è centrata sulle tecniche di riabilitazione dei bambini con gravi disabilità come la paralisi celebrale e la spina bifida e l’uso dei dispositivi di assistenza come deambulatori, standing e sedie speciali.

È stato bello notare che dopo il corso sulla costruzione di ausili implementato a Novembre 2022 da Paolo Cuogo c’è stato un miglioramento sia nella quantità che qualità degli ausili prodotti per i bambini con disabilità da parte della falegnameria del St. Luke e dei tecnici di VCBRA.

La collaborazione tra Meaza, fisioterapista dell’ospedale St. Luke e Serena Pizzato, sta continuando anche a missione conclusa. Le due professioniste si incontrano online per analizzare insieme dei casi presi in carico dall’ambulatorio di fisioterapia dell’ospedale St. Luke.